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Editoriale

 

Nuove evidenze dei benefici della telemedicina nella gestione del paziente iperteso

21/2/2013

In questo numero della rivista viene riportata nella rassegna stampa la recensione di un’interessante meta-analisi che dimostra come il telemonitoraggio remoto della pressione arteriosa offra degli importanti plus per la gestione del paziente iperteso.
A cura di: Redazione

I pazienti gestiti mediante telemonitoraggio remoto della pressione arteriosa hanno un miglior controllo pressorio e raggiungono più frequente il target pressorio rispetto ai soggetti gestiti in maniera convenzionale. Seppure la telemedicina sia più costosa, a causa delle tecnologie avanzate, sembrerebbe che i costi medici siano in realtà contenuti. Ciò suggerirebbe che l’utilizzo della telemedicina possa avere, nel lungo periodo, un impatto positivo nel contenimento dei costi legati all’ipertensione arteriosa, cioè alle sue complicanze ed alle conseguenti ospedalizzazioni. Seppure i risultati di questa meta-analisi siano incoraggianti, molti quesiti rimangono ancora aperti. Ad esempio è necessario capire se mediante telemonitoraggio domiciliare, come già accade con la semplice automisurazione si possa prevenire in maniera più efficiente le complicanze dell’ipertensione arteriosa. Sarebbe utile inoltre capire se il telemonitoraggio della pressione abbia particolari vantaggi in soggetti selezionati, come ad esempio i diabetici o i pazienti ad alto rischio cardiovascolare.

Riferimento bibliografico
Omboni S, Gazzola T, Carabelli G, Parati G. Clinical usefulness and cost effectiveness of home blood pressure telemonitoring: meta-analysis of randomized controlled studies. J Hypertens 2013;31:455-468.

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